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Corso Di Laurea In Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente
Universita' Degli Studi Di Napoli Federico Ii
 
Facolta' Di Architettura
 
Corso Di Laurea In Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente
 
Obiettivi del corso
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere le conoscenze di base (teoriche, metodologiche e tecnico- strumentali) per l'analisi dei processi di trasformazione della citta', del territorio, del paesaggio e dell'ambiente;
- sviluppare un'adeguata capacita' interpretativa delle strutture insediative, paesistiche ed ambientali nei loro processi evolutivi, sotto l'aspetto economico, sociale e fisico;
- possedere le conoscenze di base relative alla pianificazione e progettazione urbanistica, territoriale, paesaggistica e ambientale, ed alle politiche di governo del territorio;
- essere in grado di analizzare il processo di formazione di politiche, programmi e progetti complessi;
- possedere le conoscenze di base per valutare le conseguenze esercitate da azioni di governo del territorio sotto l'aspetto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico;
- acquisire la capacita' di trattamento dell'informazione territoriale e ambientale mediante le nuove tecnologie informatiche;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.

I laureati della classe avranno una formazione adeguata, dai punti di vista teorico, critico- interpretativo e metodologico, per l'accesso alle lauree magistrali, in termini di acquisizione delle conoscenze fondamentali negli ambiti dell'analisi e della pianificazione urbana, territoriale, paesaggistica e ambientale, e della costruzione e attuazione di programmi e politiche e della loro valutazione.

I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono:

- attivita' di analisi delle strutture urbane, territoriali e ambientali anche con l'uso delle nuove tecnologie, concorrendo e collaborando all'elaborazione di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione, contribuendo alla definizione di strategie di amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della citta', del territorio e dell'ambiente.

Gli ambiti di riferimento potranno essere la libera professione, nonche' le attivita' presso istituzioni ed enti pubblici e privati operanti per la trasformazione ed il governo della citta', del territorio e dell'ambiente.


Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
::Obiettivi::

Il corso di laurea in Urbanistica Paesaggio Territorio e Ambiente (Upta) punta a formare un tecnico intermedio in grado di comprendere le dinamiche urbane e territoriali e di collaborare alla redazione di piani, programmi, progetti e politiche per il controllo e la trasformazione del territorio e del paesaggio.

Il corso di studi propone una formazione che permetta allo studente diverse scelte successive.
Innanzitutto, l'accesso diretto al mondo del lavoro, con ruoli di collaboratore. In seconda istanza, la possibilita' di proseguire il proprio percorso formativo (anche in tempi successivi) nei campi della progettazione urbanistica, della pianificazione territoriale (in senso lato), della messa in opera di politiche urbane e/o integrate e della progettazione del paesaggio.

Il percorso formativo punta, quindi, a formare un laureato che possegga la capacita' professionale di svolgere le principali operazioni tecniche in uso nel campo della pianificazione urbanistica, territoriale, paesaggistica e ambientale (per quanto riguarda la redazione di strumenti e la gestione e valutazione degli stessi) e che possa, pertanto, proporsi sul mercato del lavoro come operatore in grado di lavorare per la pubblica amministrazione, per agenzie ad hoc o per soggetti privati, nell'ambito di processi tradizionali o innovativi di governo del territorio.
In particolare, il profilo di uscita e' quello di un tecnico in grado di comprendere la complessita' dei processi in cui e' immersa la sua pratica professionale e di 'fare- utilizzare- gestire' compiutamente e in modo 'intelligente' prodotti e segmenti in cui quegli stessi processi si articolano.
Nei tre anni vengono pertanto miscelati 'pacchetti' relativi al saper- fare, al sapere e al saper essere, inteso quest'ultimo come capacita' del laureato di muoversi entro un campo (ampio) di abilita' e saperi, per accedere a eventuali percorsi successivi di formazione e auto- formazione continua, e come capacita' di navigare fra temi e problemi di sfondo, in modo da aiutare il laureato a essere e a presentarsi come un tecnico junior responsabile e autonomo.



::Descrizione del percorso::

Il percorso formativo proposto si fonda sull'alternanza di periodi prevalentemente dedicati alle attivita' pratiche con periodi dedicati soprattutto alla acquisizione di conoscenze di base o proprie dei campi disciplinari coinvolti, e tende - - ove possibile - - a ribaltare la relazione tradizionale tra 'fondamenti' disciplinari e abilita' pratiche.
La sequenza dei moduli e il peso attribuito alle attivita' di 'laboratorio' riflette una impostazione che attribuisce un forte valore all'apprendimento- in- pratica. Vengono dunque costruite numerose occasioni di contatto diretto dello studente con le pratiche proprie dell'insieme di 'mestieri' nei quali oggi si articola l'attivita' di un planner. A queste pratiche sono poi variamente 'agganciati' gli insegnamenti a piu' forte contenuto teorico, che quindi non sempre precedono le 'applicazioni'.
L'offerta formativa comprende discipline di base indispensabili per affrontare lo studio dei processi urbani e territoriali e una scelta di discipline caratterizzanti. Fra queste ultime, sono state privilegiate quelle che illustrano: (a) teorie, metodi e tecniche utili per l'analisi delle forme fisiche e delle relazioni funzionali che caratterizzano i contesti fisici, insediativi, ambientali, sociali ed economici; (b) concetti e metodi propri della pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale e della progettazione urbanistica e del paesaggio; (c) concetti e metodi relativi alla valutazione degli effetti di azioni di pianificazione/progettazione sui contesti in trasformazione.
Il percorso comprende inoltre attivita' didattiche tese ad assicurare al laureato adeguate capacita' comunicative (in particolare: la capacita' di elaborare testi professionali, di usare in modo efficace almeno una lingua straniera, di utilizzare correntemente gli strumenti informatici di base necessari per lo scambio di informazioni generali) e abilita' nell'uso degli strumenti informatici piu' diffusi nello specifico ambito lavorativo individuato (in particolare: manipolazione di cartografia tematica e di banche dati, competenze nel campo dei sistemi informativi territoriali).

Lo studente del primo anno viene accolto con un pacchetto inziale di 'orientamento', che mira ad accertare/omogeneizzare i profili di ingresso e a introdurre gli iscritti al nuovo campo di studi, e successivamente viene accompagnato nelle attivita' di un primo laboratorio, dedicato a una situazione urbana reale, da osservare- studiare sul campo.
Nel suo insieme, lo step inziale e' centrato sull'apprendimento di metodi elementari per riconoscere le componenti di un problema complesso, analizzarle e restituirle nelle loro interrelazioni a differenti interlocutori. Particolare attenzione e' rivolta anche all'apprendimento del lavoro di gruppo.
Lo studente, infine, e' invitato fino dal primo momento a confrontarsi con gli aspetti comunicativi della professione: a tener conto, cioe', del fatto che la maggior parte degli elaborati tecnici (scritti e/o disegnati) che progressivamente imparera' a redigere e' rivolta a pubblici diversi (decisori, attori economici, utenti finali, altri tecnici), che vanno di volta in volta individuati.
Il primo anno si completa poi con l'apprendimento di linguaggi di base e di nozioni essenziali delle discipline che studiano la citta'.

La sequenza sviluppata nel secondo anno e' invece di tipo tradizionale: si parte dai corsi dedicati ai saperi necessari per analizzare e trarre diagnosi sullo stato di uno spazio fisico e della societa' in esso insediata, per passare successivamente alle attivita' di laboratorio, dedicate ora appunto alla descrizione tecnicamente pertinente di un contesto urbano.

Al terzo anno, i corsi di tipo teorico si riferiscono invece essenzialmente ai temi di fondo delle politiche urbane e territoriali e ai problemi propri di contesti regionali e del paesaggio (anche rurale) nonche' agli aspetti valutativi. Vengono quindi introdotte conoscenze di sfondo e metodi o tecniche specifici, utili per la pratica professionale.
Il percorso si conclude poi con uno step di nuovo orientato al saper- fare, articolato in un periodo di stage (svolto tendenzialmente presso enti locali e agenzie ad hoc) e nel lavoro finale di un laboratorio di tipo pre- progettuale, di cui dare conto anche nella prova finale.

In conclusione, al termine del percorso abbozzato sopra, il laureato e' in grado di collaborare in modo maturo alle attivita' svolte da amministrazioni pubbliche, da professionisti senior e/o da altri soggetti interessati al governo e alla trasformazione del territorio.
Le conoscenze e le competenze acquisite gli consentono, infatti, di comprendere il senso complessivo dei processi - anche per le parti che non sono di sua specifica competenza - e di interloquire con i diversi soggetti che intervengono nel corso del processo stesso.
In particolare, le conoscenze di tipo giuridico, sociologico e politologico gli permettono di collaborare attivamente al processo decisionale entro il quale vengono elaborati piani, programmi o progetti specifici, mentre le competenze di tipo architettonico, ingegneristico, ecologico ed economico gli permettono di interloquire con consulenti ed esperti di vario tipo, che cooperano nella elaborazione di particolari prodotti tecnici (piani, programmi, progetti, studi di fattibilita'...).
D'altra parte, il laureato dispone di un proprio specifico saper- fare e puo' quindi essere incaricato di svolgere in modo autonomo alcuni, precisi, compiti nell'ambito del processo.

In particolare, il laureato Upta sapra' svolgere indagini e analisi quantitative e qualitative sugli aspetti fisici e socio- economici degli ambiti territoriali interessati; sapra' organizzarne i risultati in carte tematiche o in sistemi informativi; sapra' curare momenti di interazione tra decisori, attori privati e/o destinatari finali (organizzare/gestire tavoli di concertazione, processi di progettazione partecipata, campagne di informazione o ascolto, attivita' di sportello, redazione di bandi, etc.) eventualmente elaborando o utilizzando prodotti ad hoc (simulazioni dello stato finale da raggiungere, siti web, sistemi informativi anche user- friendly, etc.); sapra' svolgere singole fasi dei processi di monitoraggio e valutazione sempre piu' diffusi soprattutto (ma non solo) nell'ambito di programmi europei; sapra' curare la comunicazione pubblica di piani e programmi, anche fornendo contenuti e/o elaborati ad hoc ad eventuali uffici/soggetti a cio' preposti.

Se lo desidera, infine, il laureato potra' successivamente accrescere le sue conoscenze e competenze in alcuni dei campi citati, attraverso momenti di auto- formazione o attraverso altri percorsi formativi (master o laurea magistrale), per aspirare a ricoprire non piu' ruoli da collaboratore propri del tecnico junior, ma ruoli di organizzazione- direzione dei processi.
 
Conoscenze
In relazione alle probabilita' di seguire il percorso formativo nei tempi previsti e con successo, si ritiene preferibile che, in ingresso, lo studente abbia una discreta cultura generale (anche nel campo della 'educazione civica'); una certa capacita' di esprimersi e comunicare in forma orale e scritta e - preferibilmente - almeno qualche competenza/conoscenza nel campo della rappresentazione; una sufficiente conoscenza di base di nozioni matematiche e una dimestichezza, anche solamente empirica, con l'uso del computer.

L'accertamento del grado di possesso di questi pre- requisiti avviene nell'ambito del percorso formativo stesso, che inizia infatti con un 'pacchetto di ingresso'. Si tratta di piccoli 'corsi zero' (per un totale di 6- 10 cfu) destinati appunto a:
- sondare il profilo di ingresso degli studenti
- omogeneizzare conoscenze e competenze della classe
- segnalare ai singoli allievi eventuali lacune pregresse da colmare
- introdurre lo studente al nuovo campo di studi
- evidenziare il ruolo ricoperto da quelle conoscenze e competenze
nel percorso formativo.

Per quanto riguarda invece la eventuale necessita' di selezionare quantitativamente gli studenti (trattandosi di un corso di laurea a programmazione locale), si punta a 'sganciarsi' definitivamente dal tradizionale test di ingresso (obbligatorio per i corsi di laurea in architettura con riconoscimento europeo) e a utilizzare colloqui di tipo motivazionale.

 
Sbocchi Professionali
In generale, il laureato Upta potra' esercitare la libera professione come pianificatore junior iscritto all'albo degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori (fascia b), o essere occupato come dipendente in uffici pubblici o aziende private dove siano richieste le sue competenze, in qualita' di collaboratore.
Non tutte le possibilita' sono rintracciabili nell'elenco Istat, dal quale si indicano pertanto due voci molto generali.

Altri possibili ruoli, soprattutto in riferimento alla possibilita' di lavorare in specifici uffici o servizi nell'ambito della pubblica amministrazione (ma non solo), riguardano le competenze professionali in materia di:
- indagini e analisi territoriali, cartografia tematica, gis, webgis, pp- gis (in grande sviluppo nell'ambito di uffici tecnici o uffici di piano di enti locali, Regioni o agenzie di sviluppo, ma anche in grandi studi professionali o strutture tecniche e di servizio anche private)
- cura/facilitazione di procedure di concertazione e partecipazione; montaggio e valutatazione di piani e programmi integrati (idem)
- comunicazione pubblica di politiche territoriali (e quindi operatore di urban center, laboratori territoriali, sportelli ad hoc, eccetera, gestiti da istituzioni pubbliche o da operatori privati).



Il corso prepara alle professioni di
  • Architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio
 
Prova Finale
Per la prova finale lo studente dovra' elaborare un prodotto che dia conto delle attivita' svolte nel laboratorio del terzo anno e nello stage, integrando i risultati gia' raggiunti in quelle sedi con approfondimenti su uno o piu' aspetti di una tematica a sua scelta.
Sia nella scelta dei temi da approfondire nella prova che nella messa a punto del prodotto (tecnico), il laureando viene seguito da un docente.